T.A.R. MEDIAZIONE CIVILE: INFORMAZIONE/DISINFORMAZIONE
Il comunicato , sintetico e semplice da parte del Ministero di Giustizia, lo considero efficace, per comunicare una posizione di netta solidarietà ai mediatori professionali, in quanto afferma il principio che le forme di comportamento, avverso la mediazione civile obbligatoria vanno solo stigmatizzate e scoraggiate. In funzione di quanto affermato dal Ministero in merito all’ordinanza del TAR Lazio e facendo seguito al mio precedente comunicato, VI INVITO ad informare i cittadini che “l’obbligatorietà” (art 5) è e resta causa di improcedibilità al giudizio ordinario, per cui fate avviare regolarmente le procedure di conciliazione, anche di quelle facoltative (art. 2) presso l’organismo cui appartenete. Lasciate perdere gli “attori dell’ultima ora” che danno suggerimenti su cose che hanno per prima loro difficoltà a comprendere. Non vi preoccupate eccessivamente la questione dovrebbe sbloccarsi a breve per cui sarete regolarmente designati a dirimere le controversie secondo le specifiche competenze così come è avvenuto fino ad oggi. Ai quattro o cinque mediatori che si sono iscritti e non hanno capito bene il sistema mediazione, invece, di fare delle polemiche, ed intasare continuamente il centralino, togliendo spazio agli altri, è necessario prima adoperare il buon senso. Dopo le spiegazioni ottenute, così come avviene in tutte le cose, è necessario primariamente capire quello che si fa finta di non voler capire, piuttosto che polemicizzare. NON è l’ANPAR che deve rilasciare l’atto autorizzativo per poter essere chiamati a dirimere le controversie. Per questi pochi è bene che si leggano quanto chiaramente citato nel D.M. 180/2010. E’ perfettamente vero che ognuno può esprimere un parere, resta comunque il fatto che al di là dei dubbi e delle considerazioni vi è una legge che definisce bene quali sono i compiti degli organismi e quali i diritti ed i doveri dei mediatori, iscritto a quell’organismo.
Chi Vi scrive parte dal presupposto che: è sempre bene che bisogna far dire agli altri quello che vogliono, ma non per questo noi possiamo fare quello che loro dicono, principio questo che non tutti hanno presente.
Chi Vi scrive parte dal presupposto che: è sempre bene che bisogna far dire agli altri quello che vogliono, ma non per questo noi possiamo fare quello che loro dicono, principio questo che non tutti hanno presente.
Il presidente