Ed ora? E’ passata anche la riforma delle libere professioni. Attendiamo il Regolamento per conoscere bene nei dettagli per vedere cosa è stato scritto. Notizie frammentarie dalle quali è difficile capire le “interpretazioni” Una cosa è certa c’è qualcuno che come ha fatto con la mediazione paventa un ricorso “per eccesso di delega”. Qualche ombra è rimasta ma, molti sono i punti di luce condivisibili. Quasi tutto quello che ANPAR ha previsto in tempi non sospetti si è concretizzato.
Come è stato detto, si attende il regolamento per valutare con “ragionevolezza” la grande portata di questa riforma, per ora accontentiamoci di sapere che il medesimo si fonda su alcuni punti fondamentali: assicurazione obbligatoria ( per i mediatori leggere attentamente il post su facebook), tirocinio obbligatorio, pratica e pubblico impiego ( sono stati “sbugiardati” molti ministeri con i quali ci siamo scontrati), formazione, commissioni disciplinari, pubblicità. Questo regolamento – dice il presidente Pecoraro – ha preso tanto da quello sulla mediazione civile (180/2010) e questo la dice lunga sulla bonta della “figura professionalke” del mediatore nel prossimo futuro. Per
Per ora siamo orgogliosi di essere di dire che i i professionisti mediatori sono gli unici che hanno tariffe ” a forbice” depositate presso il ministero di Giustizia. C’è un altro passo importante che il Governo ora deve fare: cominciare a “guardare” nelle “casse degli “ordini professionali” dove esiste uno sperpero di danaro a discapito degli iscritti.
Ufficio stampa
ANPAR