I tempi sono maturi per l’istituzione di una cassa di previdenza per i conciliatori/mediatori professionali, questo è quanto richiesto dal presidente Pecoraro al Ministro del lavoro e delle politiche sociali On. Sacconi.
Questa la lettera:
RACCOMANDATA A/R
Chiarissimo
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
On. Prof. Maurizio Sacconi
Via Vittorio Veneto 56
00187 Roma
Esimio Signor Ministro,
Le inoltro la presente per porre alla Sua attenzione una serie di concetti collegati alla previdenza obbligatoria per i professionisti privi di cassa previdenziale autonoma.
Questi professionisti sono vincolati, in forza della Legge 335/95, all’iscrizione nel
Fondo Gestione separata dell’Inps (fondo che include anche i parasubordinati che ovviamente hanno altre caratteristiche rispetto a chi svolge un’attività professionale), negli ultimi anni la percentuale di versamento dei contributi, versati nel suddetto Fondo, ha subito pesanti incrementi sino a raggiungere per il 2010 circa il 30%, che in taluni casi è più del doppio di quella applicata dalle casse autonome professionali private.
Per approfondire la problematica, che discrimina pesantemente i professionisti privi di cassa autonoma tra cui i mediatori civili e commerciali che mi onoro di rappresentare, Le chiedo un incontro presso il Suo Dicastero anche a nome della (Confederazione delle Associazioni regolamentate professionali e dell’Associazione Nazionale dei Revisori Contabili) di cui rivesto la carica di Presidente nazionale e Delegato alle problematiche previdenziali.
Ringraziando dell’attenzione, in attesa di riscontro, resto a Sua disposizione per ogni chiarimento in merito e Le invio i miei più cordiali saluti.
Dott. Giovanni Pecoraro