Carissimi amici, rispondo ad uno per tutti alla lettera ricevuta in calce allegata.
Ad A.N.P.A.R non interessa quello che fanno questi organismi costituiti da ordini professionali, interessa, piuttosto sapere se, i mediatori che si prestano a questo tipo di mediazioni sono iscritti anche al nostro organismo, se, così dovesse essere segnalateci il nominativo, anche in forma anonima, provvederemo ad accertare la veridicità di quanto segnalato ed a rifiutare la loro “disponibilità”. E’ bene fare a meno di mediatori professionali o di professionisti che non hanno capito i rischi che corrono (anche penali) prestandosi a questi “giochini”. Mantenete alta la vostra dignità e professionalità di mediatori, l’illegalità non paga mai. Quale credibilità può avere chi ha parlato sempre male della mediazione ed oggi è organismo di conciliazione ed adotta metodi e sistemi per farla fallire, danneggiando e non poco gli stessi iscritti? Buon lavoro e buone ferie.
Giovanni Pecoraro
ritengo importante informarla di alcune pratiche messe in atto da alcuni organismi di conciliazione costituiti da ordini Professionali di ______ e di ____ in ordine ai procedimenti di conciliazione, al fine di avere una sua opinione in merito e verificare se è opportuno sensibilizzare il Ministero a che provveda a constarne la correttezza.
L’ordine di _______ per attivare la procedura di mediazione (tengo a precisare che tale prassi viene applicata sempre, per cui anche e soprattutto per le mediazioni obbligatorie) richiede alla parte istante il pagamento iniziale delle sole spese di segreteria, dopodichè, fissata la data di primo incontro innanzi al mediatore designato, la parte istante deve portare due assegni il primo assegno compilato con l’importo pari alla tariffa che spetta al mediatore nel caso in cui la controparte aderisca alla conciliazione ( ex. conciliazione di valore tra 1001 e 5000 euro, assegno di euro 130), il secondo assegno, invece, è compilato con un importo pari ad euro 100. Questo valore fisso è la tariffa applicata SEMPRE quando la controparte non si presenta al primo incontro fissato quale che sia il valore della conciliazione.
Alla luce di ciò se il valore della conciliazione indicato nella domanda è di 2.000.000 di euro il verbale di mancata adesione è pagato solo e comunque 100 euro.
La fonte di tale informativa è un mediatore dell’Ordine di ________ che mi faceva notare la differenza con la loro procedura.
Un altro ordine quello di di ______ fa anche peggio…ieri un Avvocato mi telefona e mi chiede se può attivare una conciliazione presso la nostra camera conciliativa gli rispondo in modo assolutamente affermativo e inizio a spiegargli l’iter per avviare la procedura secondo il nostro disciplinare.
Arrivo al punto in cui gli spiego che una volta ricevuta l’istanza l’ente avrebbe comunicato alla parte istante il preventivo secondo questo criterio: 40 euro per le spese di segreteria + la tariffa del mediatore (secondo tariffario ministeriale) decurtata di 1/3 per le materie obbligatorie e decurtata di un altro 1/3 nel caso di mancata adesione della parte convenuta parametrata sul valore indicato nella domanda di conciliazione.
Alchè il collega mi interrompe e mi dice che lui vuole solo avere “il certificato” per la procedibilità perchè tanto il suo assistito non vuol fare nessuna mediazione, in modo molto genuino mi dice che il suo assitito non vuole neanche presentarsi in mediazione e sa già che neanche l’altra parte verrà in mediazione.
Gli rispondo che la procedura prevede in ogni caso la presentazione di una istanza di mediazione e che non è possibile emettere un verbale di mancata conciliazione senza che le parti si siano presentate in conciliazione.
Sul punto mi rimprovera il fatto che presso l’ordine degli Avvocati di ___________ basta pagare i diritti di segreteria e ti viene rilasciato questo “certificato” senza la necessità che le parti si presentino in mediazione, del resto il collega sosteneva di averne già fatte diverse.
Ha precisato inoltre che avrebbe preferito servirsi della nostra delegazione vista la comodità logistica ma siccome il verbale di mancata adesione sarebbe costato al suo assitito circa 480 euro (si trattava di una mediazione dal valore di 190.000 euro per ) a fronte dei 40 euro che chiedeva l’Ordine di ___________mi ha ringraziato e si è congedato.
A questo punto chiedo a Lei, Presidente, se si può verificare nel concreto quanto tali pratiche siano legittime o meno e nel caso sensibilizzare il controllo da parte del Ministero a che tali procedure vengano a cessare se non altro per la netta contrarietà a quello che lo stesso istituto della conciliazione si prefigge ovvero deflazionare il contenzioso e introdurre una nuova mentalità per la risoluzione del contenzioso.
A disposizione per ulteriori chiarimenti, le porgo i miei rispettosi saluti