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Egregi Signori,

in concomitanza con la data prevista per l’entrata in vigore della mediazione obbligatoria per talune materie, la Camera di Conciliazione di Milano avrà formato 90 mediatori che si aggiungeranno ai tredici già iscritti al nostro Organismo.

Entro il mese di maggio avremo formato ulteriori 50/60 mediatori.

Ciò significa che il nostro Organismo, sul territorio di Milano, avrà circa 150 mediatori esclusivi che sommati a quelli degli altri organismi (ad es. Organismo di conciliazione Forense, Servizio di conciliazione della CCIAA,  Organismo dei Commercialisti, etc.) superano, di gran lunga, il numero dei magistrati (togati e onorari) che si occupano delle materie per le quali la conciliazione sarà obbligatoria. In altri termini vi sono molti più mediatori di quanti siano, attualmente, i magistrati che si occupano delle c.d. “materie obbligatorie” e, quindi, è già, ampiamente, garantita la copertura del territorio.

Circa la metà degli iscritti ai corsi è costituita da Avvocati e laureati in giurisprudenza che svolgono il tirocinio.

Abbiamo ritenuto di procedere alla formazione di un numero “limitato” di mediatori secondo le probabili esigenze dell’organismo e, quindi, non istituendo un numero eccessivo di corsi in quanto, già adesso, il numero di mediatori è eccessivo rispetto ai volumi di lavoro previsti qualora la mediazione diventasse obbligatoria.

Siamo contrari ad un rinvio tout court dell’entrata in vigore della mediazione obbligatoria.

Ci pare ragionevole una entrata in vigore della obbligatorietà – nei termini preannunciati – per almeno la metà delle materie previste (compresa una di “ampio impatto” quale il condominio o la responsabilità civile da circolazione di veicoli e natanti) ed un differimento di 8/12 mesi la restante metà.

Cordiali saluti
Il presidente ccmi
Avv. Stefano Rubiu