La conciliazione paritetica, anche se, obbligatoria, è diventate materia di cronaca quotidiana – afferma PECORARO, presidente dell’Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato dell’A.N.P.A.R., iscritto nel Registro tenuto presso il Ministero di Giustizia e da questi sorvegliato. Una cronaca che danneggia fortemente i cittadini, la maggior parte dei quali non è a conoscenza della differenza che c’è tra l’avviare una procedura conciliativa con un organismo accreditato al Ministero di Giustizia e una fatta con una commissione paritetica, attraverso protocolli di intesa sottoscritti tra associazioni di consumatori e società che erogano servizi. L’ultimo fatto eclatante in ordine cronologico è quello riguardante il gruppo H3G che ha rinunciato al riconoscimento AGCOM della Conciliazione che diventa, dunque inefficace. La HG3 denuncia inoltre ! il mancato rispetto del Protocollo sottoscritto dall’azienda con le associazioni consumatori.
In alternativa, gli utenti hanno la facoltà di esperire il tentativo obbligatorio di conciliazione, e sono tenuti a farlo nel caso in cui il Co.Re.Com. territorialmente competente non rientri tra quelli provvisti di delega, presso: gli organismi di conciliazione iscritti nel registro e visibili sul sito web del Ministero di Giustizia. Questo obbligo è venuto meno a discapito dei cittadini, dunque si chiede PECORARO, quali sono i fatti denunciati dalla HG3 che hanno causato il mancato rispetto del protocollo d’intesa, sottoscritto dall’azienda con le associazioni dei consumatori? Quali sono e a chi fanno capo le negligenze che non consentono ai cittadini di risolvere le controversie attraverso la mediazione civile?
I cittadini dovrebbero già essere a conoscenza che è in vigore dal 20 marzo 2010 il nuovo istituto giuridico sulla mediazione con il quale possono essere risolte volontariamente tutte le controversie in materia civile e commerciali, a costo di giustizia di zero euro e con un conciliatore designato (laureato in materie giuridiche e/o economiche), altamente professionalizzato, imparziale e neutro, non mi spiego continua Pecoraro, perchè il cittadino per risolvere una controversia si affida per la propria risoluzione a commissioni paritetiche, che sono diventate già vecchie pur essendo giovani.